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“Non dovrei più stupirmi se uno spazio è accessibile” L’esperienza di Alex della redazione di Universi

In questo articolo racconta la sua esperienza "in trasferta" in un'altra città, con alcune riflessioni sul tema dell'accessibilità ancora molto complicata soprattutto nei centri storici.

Alex Manfrin Mantova

“Qualche giorno fa mi sono recato a Mantova per visitare il centro storico e per poterne ammirare i monumenti, tra cui Palazzo Te e Palazzo Ducale”. E’ il racconto di Alexander Manfrin, redattore di Universi, che nel giugno scorso ha preso parte insieme ad altre persone che si muovono con l’ausilio della carrozzina a una passeggiata urbana a Piacenza per constatare “sul campo” gli ostacoli alla mobilità. In questo articolo racconta la sua esperienza “in trasferta” in un’altra città, con alcune riflessioni sul tema dell’accessibilità ancora molto complicata soprattutto nei centri storici.

Palazzo Tè a Mantova è facilmente accessibile nonostante sia una villa cinquecentesca, realizzata dall’ architetto e pittore Giulio Romano, quale luogo destinato principalmente al tempo libero ed ai ricevimenti di Federico II dei Gonzaga. Le sue stanze sono arricchite da preziosi affreschi, da pavimenti con mosaici, ed ognuna è impreziosita da camini sontuosi. Particolarmente d’ effetto è la stanza di Amore e Psiche, la camera dei Venti dedicata al tema dell’ astrologia, e la Camera dei Giganti, (la vendetta degli Dei dell’Olimpo sui Giganti) in cui non vi è nessuno spazio non decorato tra il soffitto e le pareti. Uno stupore!
All’interno del Palazzo Te, ho potuto ammirare anche l’ esposizione di alcuni quadri e sculture di Pablo Picasso.

Alex Manfrin Mantova

Alex a Mantova

Terminata la visita, mi sono recato in Piazza Sordello, animata da numerose bancarelle di libri, gastronomia, musica, dischi e oggetti vintage. Ho potuto guardarle solo da lontano però.
Purtroppo e con enorme dispiacere, non ho potuto avvicinarmi a nessuna di queste bancarelle, né percorrere ed attraversare la favolosa piazza, nè ammirare da fuori il Palazzo Ducale perché la pavimentazione è tutta in acciottolato e pietre in cotto, impraticabile per una persona in carrozzina. Neppure il mio accompagnatore, che ha pensato di impennare la carrozzina sulle due ruote posteriori per cercare di avanzare, è riuscito a spingermi oltre. L’ho sentito imprecare più volte. A malincuore ho dovuto abbandonare la piazza, animata di gente e colori. Ero davvero molto deluso e non me la sono più sentita di percorrere un itinerario differente per accedere all’ interno del Palazzo Ducale. Mi sono recato quindi nell’adiacente piazza delle Erbe per visitare la Rotonda di San Lorenzo, uno degli edifici religiosi più antichi di Mantova.

Intanto che pranzavo, ho ripensato alle enormi difficoltà che ogni volta trovo, visitando le città italiane così belle e ricche di storia.
Nel giugno scorso ho partecipato alla passeggiata urbana della nostra città di Piacenza dove assieme ad altre persone disabili, ad alcuni tecnici e personale della Pubblica Amministrazione, abbiamo percorso un breve tragitto cittadino, evidenziando moltissime problematiche legate alle barriere architettoniche.
Moltissimo c’è da fare, ovunque…
Io non smetterò mai di pensare che l’accessibilità ad ogni luogo di interesse e di svago, dovrebbe essere ai giorni nostri la normalità e non l’eccezione.
Non dovrei più stupirmi se uno spazio è accessibile.
Dovrei essere libero di andare dove voglio senza preoccuparmi se riuscirò a entrare o meno.
Dovrei, ma soprattutto chi può fare, deve.

Alexander Manfrin

Alex Manfrin Mantova