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Al via le Paralimpiadi, Esteban Farias in gara a Parigi. Consonni (Cip) “Grande vetrina per il movimento”

Consonni (Cip): "Con una maggiore visibilità sarà possibile crescere ancora c’è una quantità di persone che vanno dai bambini agli adulti disabili che vanno intercettati, magari non diventeranno mai atleti in grado di partecipare a competizioni di alto livello, ma che hanno diritto a fare sport"

Esteban Farias

Non finisce mai questa estate all’insegna dello sport: dopo le emozioni delle Olimpiadi, ora tocca alle Paralimpiadi farci battere forte il cuore, dal 28 agosto fino all’otto settembre. Sotto il cielo di Parigi c’è un po’ di Piacenza, grazie al nostro campione Esteban Farias che gareggerà in canoa.

Per lui, l’opportunità di rifarsi dalla delusione di non aver potuto prendere parte alla competizione di Tokyo, tre anni fa, per un infortunio. Per tutto il movimento paralimpico, ha ricordato la delegata provinciale Cip Marta Consonni, in occasione del saluto agli atleti piacentini in Provincia, un mese fa, è soprattutto l’occasione di una grande visibilità. Le Paralimpiadi sono una grande vetrina: rispetto a Tokyo, ha ricordato, sono raddoppiate le discipline in cui possono cimentarsi bambini e adulti.

“Con una maggiore visibilità sarà possibile crescere ancora – aveva detto Consonni – c’è una quantità di persone che vanno dai bambini agli adulti disabili che vanno intercettati, magari non diventeranno mai atleti in grado di partecipare a competizioni di alto livello, ma che hanno diritto a fare sport. Dopo le Paralimpiadi del 2021 – ha aggiunto – è cresciuto il numero di società sportive che si è messa a disposizione, formando i propri tecnici e consentendo di far aumentare così i numeri degli iscritti, grazie al prezioso lavoro di rete che è stato possibile fare insieme alle istituzioni e allo stesso Cip”.

“Sono tantissime le discipline riconosciute dal Comitato paralimpico e quasi altrettante quelle che ancora non lo sono – spiega – si passa dal baskin, che è la disciplina più inclusiva di tutti, alle arti marziali, il nuoto, la danza, l’equitazione, il rugby. Certo, sono maggiori le opportunità nella città di Piacenza, dove il numero di società sportive è maggiore anche per i normodotati. Ma le attività sportive sono variegate, si passa dalle bocce per disabili, alla scherma per ipovedenti, mentre sta per partire anche un corso di sitting volley”.

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