Redazione civico 11

La redazione del Civico 11 alla scoperta del Nicolini “Il sogno della musica diventa realtà” fotogallery

I redattori hanno potuto apprezzare non soltanto le aule didattiche, l'auditorium e la biblioteca del Conservatorio, ma anche assistere a due piccoli concerti

Il civico 11 alla scoperta del Conservatorio Nicolini

La redazione del Civico 11 alla scoperta del Conservatorio “Nicolini”, una delle sedi universitarie della città di Piacenza e un luogo affascinante in pieno centro storico. Luca, Sara, Elian, Angelica, Simone e Paolo, accompagnati da Alessia e Mauro, hanno avuto due “ciceroni” d’eccezione per la visita: il presidente del “Nicolini” Massimo Trespidi e la direttrice Maria Grazia Petrali. I redattori hanno potuto apprezzare non soltanto le aule didattiche, l’auditorium e la biblioteca del Conservatorio, ma anche assistere a due piccoli concerti musicali offerti da due studenti incontrati durante il tour nell’edificio di via Santa Franca.

L’ESECUZIONE AL PIANOFORTE di Rumores de la caleta di Isaac Albeniz (CLICCA PER ASCOLTARE)

“Appena entrati ci ha accolto il presidente Massimo Trespidi – spiega Luca – per introdurci alla conoscenza dei luoghi dove gli aspiranti musicisti riescono a coronare il proprio sogno.
La biblioteca del conservatorio è nata nel 1839 insieme alla scuola di musica di Piacenza. Nel 1865, la scuola di musica si trasferisce nella sede di via Santa Franca.
La scuola nasce perché il Comune aveva la necessità di formare musicisti che potessero suonare all’interno del teatro Municipale. L’istituto musicale di proprietà del Comune si trasforma, nel 1930, nel liceo musicale Nicolini (prende il nome dal celebre musicista piacentino Giuseppe Nicolini nato nel 1762). La biblioteca è aperta al pubblico, si possono ordinare libri sia a livello locale che a livello internazionale. Una parte del conservatorio è stata ricostruita in seguito ad un bombardamento subito nella Seconda Guerra Mondiale che ha distrutto gran parte della struttura originaria.

Il civico 11 alla scoperta del Conservatorio Nicolini

La direttrice Maria Grazia Petrali ci ha spiegato alcune caratteristiche della didattica con tre tipi di percorsi: di avviamento, propedeutico ed accademico. L’istituto conta 500 ragazzi circa, molti studenti sono orientali, in particolare cinesi e coreani.
Durante la nostra visita abbiamo ascoltato due studenti molto talentuosi. Il primo, un giovane di 13 anni che si appresta all’esame di avviamento, si è esibito al pianoforte con “Rumores de la caleta” di Isaac Albeniz. Poi una studentessa americana di Baltimora di nome Gaby, venuta a Piacenza con il progetto Erasmus, che ci ha deliziato con il violino con una melodia di Sibelius (autore norvegese). Secondo me, il conservatorio Nicolini è un elemento di eccellenza chela nostra città possiede. È un’opportunità per inseguire il proprio sogno”.

Anche Sara ha sottolineato alcuni dei momenti più interessanti della visita al “Nicolini”: “Insieme alla redazione siamo andati a conoscere da vicino il Conservatorio Nicolini intitolato al compositore che nacque nel 1762. Tra gli studenti abbiamo incontrato tanti orientali, che frequentano soprattutto i corsi di canto. Abbiamo assistito anche a due esibizioni molto belle: un ragazzino di 13 anni, al piano forte, ha suonato “Rumores de la caleta” dello spagnolo Albeniz, ed una ragazza americana di Baltimora, al violino, invece, un brano di Sibelius (compositore norvegese). Quando siamo stati al Conservatorio c’era un grande fermento per la preparazione dei concerti della della Festa della Musica”.

“Mi è piaciuta molto la visita del Conservatorio – commenta Paolo – ci hanno spiegato molto bene tutto quello che abbiamo visto, dalla biblioteca all’auditorium, e poi i ragazzi che hanno suonato prima il piano forte e poi il violino come strumento ci hanno interessato”. Anche Elian è rimasto colpito dal Conservatorio: “Mi è piaciuto ammirare il grande pianoforte a coda sul palco dell’auditorium, così come la biblioteca con tanti cd e dvd musicali a disposizione, con la spiegazione sulla storia e sulla fondazione della scuola di musica. Infine abbiamo ascoltato con piacere la musica proposta dai due studenti”.