Come promuovere la Valtrebbia? Valorizzando le sue peculiarità naturalistiche, quelle enogastronomiche e culturali, senza trascurare la storia più recente. Anzi, proprio un aneddoto personale è stato il punto di partenza della tesina che Filippo Campagnoli, studente del Raineri Marcora di Piacenza affetto dalla sindrome di Down, si appresta a discutere ai prossimi esami di maturità, che affronterà insieme ai suoi compagni di classe – indirizzo gestione ambiente e territorio.
“I miei nonni – racconta – hanno avuto per tanti anni una casa a Travo, conosco bene la Valtrebbia e proprio per questo motivo ho deciso di portare questo argomento all’esame. Soprattutto per mia nonna: Maria Mazzocchi detta Mariuccia, perché una volta tutti avevano un soprannome e lei veniva chiamata così”. Filippo spiega che nella sua tesina è riuscito a unire il suo amore per la storia, una delle sue materie preferite, a quello per la nonna Mariuccia. “Da lei arriva il mio passato e il presente da portare avanti – dice -: in questa tesina c’è il mio ricordo di lei”.
A proposito di passato e presente, quale momento migliore dell’esame di maturità per fare un bilancio degli anni trascorsi al Raineri Marcora. “Mi è piaciuto molto venire a scuola qui, perché mi ha fatto capire molte cose e fatto crescere – racconta Filippo -. Prima ero più testardo”.
“Sei diventato più responsabile” interviene la sua insegnante di sostegno, Giuseppina Guasconi, che spiega come Filippo sia sempre stato ben inserito in classe e molto amato dai suoi compagni, grazie anche al suo talento comico e ai tanti interessi che lo accomunano ai ragazzi della sua età. “Mi piace molto la musica, il rap di Salmo, Noyz, , Yugi, Shiva…ma anche lo sport. Faccio calcio, rugby con i Brancaleoni, ma anche capoeira” continua Filippo.
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A fare la differenza, nell’ultimo anno di scuola, è stato l’incontro con la prof di storia Iara Meloni. Da lì, dice la collega Guasconi, Filippo è sbocciato. “Insieme hanno lavorato su un progetto molto bello e impegnativo, incentrato sulla Resistenza – spiega la prof Guasconi -, inventandosi una storia ispirata a un lontano parente di Filippo, Ernesto Campagnoli, che è stata poi presentata durante l’incontro con gli studenti delle scuole superiori di ritorno dal viaggio a Berlino organizzato da Isrec”.
Un tassello ulteriore verso la tesina da portare alla maturità. “Abbiamo deciso di partire – spiega la professoressa Meloni – dall’interesse personale e affettivo di Filippo per la Valtrebbia, sviluppando un progetto di valorizzazione che ne prendesse in considerazione i vari aspetti: quello naturalistico, con la Pietra Perduca e la Parcellara, quello enogastronomico, con i vini di Donceto, e infine anche l’aspetto storico”. Quest’ultimo è stato approfondito anche partendo dal libro “Ribelli all’ombra della Pietra”, scritto da Iara Meloni con Giovanni Battista Menzani per Anpi Travo e edito da Officine Gutenberg.
Quella di Filippo non è l’unica storia positiva, in materia di integrazione, che il Raineri Marcora possa raccontare. “Tra il campus e le sedi distaccate, sono oltre 100 gli studenti con disabilità che frequentano il nostro istituto che, per la sua peculiarità formativa – sottolinea la prof Guasconi -, ha a disposizione spazi non comuni che consentono di avviare tante attività, come un progetto di psicomotricità, anche grazie a un gruppo di docenti di sostegno molto validi”.