Associazioni

La famiglia Avis con 8mila e 600 donatori attivi “Una scelta che unisce”

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La famiglia di Avis Piacenza è composta da 8mila e 666 donatori attivi, di cui 6080 uomini e 2586 donne, a questi vanno aggiunti 305 collaboratori; nel 2023 le iscrizioni online sono state 671. La raccolta associativa è stata effettuata nei centri ospedalieri per un numero pari a 11mila e 128 unità e per 3mila e 666 unità in associazione. Il totale di 14mila e 794 è suddiviso in 12mila e 404 unità di sangue, 2208 di plasma e 182 di multicomponent. Dal confronto con gli anni passati si evidenzia un leggero decremento. In particolare di meno 307 unità rispetto al 2022 e di meno 941 unità rispetto al 2021.

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Sono i numeri del bilancio sociale di Avis provinciale di Piacenza illustrati nel corso dell’assemblea tenutasi all’Università Cattolica di Piacenza sabato 6 aprile: 29 sezioni presenti su 38 e 44 delegati dalle Avis Comunali in rappresentanza di 6535 soci. “La scelta che unisce” è il titolo della novantesima edizione dell’assemblea Avis pensato per ribadire la responsabilità di una scelta – quella di donare in modo volontario, anonimo, periodico, gratuito e associato – che è al contempo personale e collettiva. Tema centrale dei lavori è stata, infatti, la voglia di fare rete che è alla base del volontariato. Un modo per promuovere lo spirito di cittadinanza attiva e l’unità d’intenti per la salute universale.

“Il nostro obiettivo è rafforzare il ruolo di Avis – ha sottolineato il presidente provinciale Gilberto Piroli – all’interno della comunità e promuovere la cultura del dono e della solidarietà, insieme al necessario ricambio generazionale nei donatori e nei volontari continueranno ad essere le nostre sfide quotidiane per garantire il proseguo della raccolta e delle attività trasfusionali. I giovani sono una preziosa risorsa per le nostre comunità e noi dobbiamo imparare a renderli protagonisti positivi del loro presente, a noi il compito di stimolare e tutelare la loro creatività, intraprendenza e spirito di iniziativa per farli sentire appartenenti alla famiglia avisina”.

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Nel corso dell’assemblea sono stati portati i saluti e ringraziamenti da parte di Angelo Manfredini, direttore di sede dell’Università Cattolica di Piacenza, di Nicoletta Corvi, assessore comunale al welfare, del dirigente medico Francesco Romeo, del SIMT dell’Ospedale di Piacenza. “Il 2023 è stato un anno molto produttivo per l‘area scuola – è stato rimarcato da Piroli – abbiamo investito 402 ore in varie attività che hanno coinvolto circa 3mila e 100 studenti di 34 comuni, tra cui anche Piacenza città. La maggior parte degli incontri, 99 per l’esattezza, si sono svolti nelle scuole secondarie di 1° grado e 70 nelle scuole primarie. Inoltre 21 incontri sono stati dedicati agli studenti di sei istituti superiori”. Grande attenzione anche all’infanzia, dove sono stati portati ben 11 incontri con semplici attività adatte ai più piccoli. Il progetto “affettività e sessualità” è stato quello a cui abbiamo dedicato più incontri (34), seguono “la vita a colori” con l’attività delle magliette (33), i “Blood Brothers” (23), “il percorso sacca” (20) come il gioco “il viaggio del donatore” , e poi ancora “la settimana enigmistica” (15), “il dono si fa in tre” in collaborazione con Aido e Admo (13) e altri progetti minori. Inoltre diversi studenti del Colombini, Isii Marconi e Romagnosi sono stati accolti nella sede di Via Gorra (e in parte anche in Via Taverna) per i loro relativi periodi di PCTO. Infine dal Gioia abbiamo accolto anche uno stage in convenzione con un progetto a cura di CSVEmilia.

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