Cultura

“La disabilità ce la raccontiamo noi, dal basso” Successo per il festival letterario “Incontri”

Generico febbraio 2024

Successo e tanti temi affrontati nel corso della quinta edizione del festival “Incontri: lettura, scrittura e fragilità”, in scena sabato e domenica nella doppia location della Limonaia di Palazzo Ghizzoni Nasalli e Spazio 4.0. La rassegna ha visto la presenza di una serie ospiti di profilo nazionale impegnati in incontri, dibattiti e reading, con la direzione artistica dello scrittore e cooperatore sociale Giovanni Battista Menzani. Il festival è nato un’idea della cooperativa sociale Officine Gutenberg e di Asp Comune di Piacenza e quest’anno ha messo in relazione non solo disabilità e letteratura, ma anche cinema, giornalismo e anche diritti.

Il festival è iniziato sabato pomeriggio alla Limonaia di Palazzo Ghizzoni Nasalli in un’atmosfera decisamente affascinante col sole calante a illuminare le vetrate della serra neoclassica. Il primo intervento è stato quello di Cristina Carpinelli, giornalista di Radio24, autrice di “Dove siete tutti? Storie di ordinaria ingiustizia intorno alla disabilità e alla fragilità sociale”, insieme a Laura Abet, avvocato, responsabile del centro antidiscirimazione di Ledha (Lega per i diritti delle persone con disabilità), intitolato a Franco Bomprezzi (l’ideatore), Agostino Squeglia, il “suggenitore”, ovvero un genitore di persona disabile che suggerisce una nuova cultura e una nuova sensibilità intorno al tema, coordinati da Brunello Buonocore. Un confronto per denuncia le mancanze e storture legate alla disabilità, la nostra legislazione è molto buona e all’altezza, solo che le leggi vanno applicate e talvolta servono le conseguenti risorse, sono stati altresì ricordati alcuni esempi positivi come quello di Don Virginio Colmegna e di Son (Speranza Oltre Noi), che sono riusciti a creare vere e proprie comunità e non ghetti.

Secondo appuntamento con Gabriele Dadati che ha introdotto la scrittrice Mariapia Veladiano, vincitrice del Premio Calvino e finalista allo Strega, autrice del romanzo “Quel che ci tiene vivi” (Guanda 2023): la storia di un matrimonio felice, quasi inusuale in letteratura, e due persone che si battono per aiutare famiglie disfunzionali. A seguire Alessandra Carnaroli (autrice di “La furia”, Solferino 2023; “50 tentati suicidi più 50 oggetti contundenti”, Einaudi 2021) in compagnia della giornalista di Libertà Barbara Belzini. “La furia” è una raccolta di racconti di tante donne che potrebbero essere anche una sola. Donne che sono vittime di madri e mariti e carnefici di figlie e figli, sempre sull’orlo di questo abisso.

A concludere la prima giornata di “Incontri” il recital intitolato “Le parole…e le Note…per Dirla” a cura dello stesso Squeglia e con l’accompagnamento musicale del quartetto di violiniste Les Fleurs Ensemble (Erica Zerbetto violino, Sabrina Contiero, violino, Margherita Murgia, viola, Alessandra Juvarra, violoncello). Il reading, nato diversi anni fa e presentato nelle università, in continuo divenire con sempre nuove pagine, da’ voce a pagine (dai classici fino alla letteratura contemporanea, da Ada D’Adamo a Giorgio Manganelli, da Barbara Garlaschelli a Giacomo Leopardi) sul quotidiano di persone con disabilità che ancora oggi, molto spesso, vivono, anche con le loro famiglie, esistenze colme di ostacoli e indifferenza. Squeglia ha ricordato che la disabilità è un tema che riguarda tutti (persone con disabilità si nasce e si diventa) e che l’uguaglianza sostanziale, con la solidarietà e la partecipazione attiva, sono principi costituzionali validi per tutti.

La seconda giornata di “Incontri” si è svolta domenica 24 settembre a Spazio 4.0 in concomitanza con l’appuntamento di Quartomercato. Stefano Sandalo, direttore della coop sociale L’Arco ha introdotto i lavori raccontando la filosofia di lavoro a Spazio4, uno spazio di aggregazione, di inclusione, di partecipazione, basato sull’idea di una comunità attiva, fatta di reti e di relazioni pazientemente costruite in questi anni. Brunello Buonocore ha invece presentato Lucio Vinetti (operatore sociale) e Valentino Prandini (chirurgo) con il loro “Complotto al Saint Louis”, Liberedizioni 2022, un saggio di ambientazione medica.

Micaela Ghisoni, giornalista di PiacenzaSera.it, ha messo sotto torchio Francesco Cannadoro, blogger e scrittore, che ha emozionato il folto pubblico presente – molte le famiglie con ragazzi disabili presenti, insieme ad alcuni redattori delle rubriche di PiacenzaSera.it “Universi” e “La Redazione del Civico 11” – raccontando la sua storia, e dunque la forza e il coraggio di una coppia di genitori con un figlio gravemente disabile. “Mai perdere la speranza – suggerisce – fare rete, condividere informazioni utili e suggerimenti. “La disabilità è sempre stata raccontata dai media tradizionali in modo paludato, con pietismo e retorica; è cambiato tutto con l’avvento dei social, da allora abbiamo la possibilità di raccontarla noi, dal basso”.

La poetessa Rita Casalini ha intervistato Silvia Tamberi, bibliotecaria di Carrara e persona con disabilità, grazie all’aiuto della sempre presente Norma. Silvia è autrice di alcuni libri per ragazzi, ed è la dimostrazione che si deve sempre inseguire il proprio sogno. La simpatia travolgente di Sebastiano Gravina in dialogo con Giovanni Battista Menzani è stata utile alla ripartenza della manifestazione dopo la pausa pranzo con i prodotti del caffè sociale e dei Contadini Resistenti. La sua storia di blogger (@videociecato) di successo nasce con alcuni video che raccontano le difficoltà di un ragazzo cieco alle prese con la quotidianità; di lui si accorgono Selvaggia Lucarelli, Valerio Lundini e People di Pippo Civati. Tra i temi, gli errori delle famiglie iperprotettive e il ruolo fondamentale dello sport, occasione di riscatto e di libertà. “La vità è fatta al 10% da quello che ti succede – ha ricordato – e al 90% da come reagisci”.

Simone Schiavi dei Cinemaniaci si è schierato sul palchetto di Spazio 4.0 a fianco di Matteo Schianchi, ormai un amico del festival. Già autore di una storia della disabilità, questa volta ha portato un libro da lui curato appena uscito per Mimesis, “Cinema e disabilità. Il film come strumento di analisi e partecipazione”. Un lungo viaggio nella cinematografia internazionale in più di 600 titoli, selezionati dagli autori, che hanno trattato questo tema (nei più svariati modi). Il gran finale con un reading incrociato a cura di Gero Guagliardo, Brunello Buonocore e Gian Pazzi, tre autori di Officine Gutenberg.